Riassunto istantaneo: Scarlet è stata rapita da una forza arcana. Lo stesso è accaduto a suo fratello Quicksilver e ai due membri dei Giovani Vendicatori noti come Wiccan e Speed. I Vendicatori, assieme ad alcuni dei Giovani Vendicatori, si sono messi sulle loro tracce usando la mazza incantata di Thunderstrike come una sorta di magic detector. Sono così giunti nella misteriosa cittadina di New Salem, dove hanno scoperto che il responsabile dei rapimenti è lo stregone Nicholas Scratch e che questi ha trasformato l’intera popolazione della città in repliche dei suoi figli: i mortali Sette di Salem.

 

#84

I demoni che conosci

di Carlo Monni e Fabio Furlanetto

 

New Salem, Colorado

 

-Settecento di Salem, rendete fiero vostro padre. Uccidete i Vendicatori

Questo ha detto Nicholas Scratch un attimo prima di scatenare contro i Vendicatori la sua “famiglia allargata” ed i suoi “figli” si sono subito dimostrati ansiosi di compiacerlo.

La forza sovrumana del mostruoso Brutacus, l'agilità della letale Gazelle, il veleno della serpentina Reptilla, le spine di Thornn, il controllo sull'acqua di Hydron e sull’aria di Vakume, il potere disorientante di Vertigo... nessuno dei Sette di Salem è all’altezza degli Eroi Più Potenti Della Terra, forse, ma centinaia di loro copie non sono da prendere alla leggera.

-Che bel momento per essere sotto di quattro membri.- commenta Occhio di Falco.[1]

-Tranquillo Occhio di Falco- interviene Hulkling –Ci siamo noi Giovani Vendicatori a darvi manforte.

-Adesso sì che sto meglio.

In realtà Clint Barton . è fiero di come si stanno comportando i ragazzi, ma hanno bisogno di farsi un po’ le ossa e stuzzicarli un po’ in battaglia non può far male.

Mentre parla incocca una freccia sonica e la scaglia riuscendo a frastornare gli avversari grazie a frequenze ultrasoniche a cui si rivelano sensibili.

Quanto ai suoi compagni di squadra

-Nonostante quello che ha detto Scratch, i nostri avversari non possono essere settecento: l’intera popolazione di New Salem assomma a…

<<Con tutto il rispetto, Visione…>> replica Iron Man levandosi in volo <<Il numero dei nostri avversari non è la mia maggiore preoccupazione al momento.>>

Dall’alto il Vendicatore Dorato si rende meglio conto della situazione. Per quanto siano in gamba, i Vendicatori difficilmente potranno prevalere contro un’intera comunità composta di centinaia fra streghe e stregoni, anche fossero meno di settecento.

<<Odio la magia.>> si lascia sfuggire

 

 

Da qualche parte in Giappone,

 

L’uomo ha lunghi capelli neri che gli ricadono sulle spalle, è vestito elegantemente ed indossa dei guanti neri che servono a nascondere che ha una mano artificiale che sostituisce quella amputatagli dal mutante di nome Wolverine alcuni anni fa.[2]

Si chiama Matsu’o Tsurabaya ed è un capo della Yakuza[3].

-Ci siamo, dunque?- chiede con impazienza.

-Sì Tsurabaya-San.- risponde un uomo vestito con una lunga tonaca rossa il cui cappuccio cela quasi interamente i suoi lineamenti -Il corpo è quasi pronto e presto potremo procedere con il rito.

-E quanto ci vorrà ancora?

-Poco ormai. Quello che ci ha dato è un compito difficile, al limite dell’impossibile.

-Mi sta dicendo che non potete farcela? Che la tanto vantata Mano potrebbe fallire?

-Una possibilità che il saggio deve sempre tener presente, oyabun,[4] tuttavia la sfida è… interessante e noi riusciremo. Ci serve solo un… componente del sistema di conservazione del corpo.

-E allora procuratevelo il più alla svelta possibile. Non voglio aspettare più a lungo. Ho investito troppo tempo e soldi in quest’impresa per pensare al fallimento.

 

 

New Salem, Colorado.

 

Per quanto sembri paradossale, i Vendicatori ed i loro alleati possono avere un vantaggio in questo scontro: i Sette di Salem hanno poteri prevalentemente di tipo fisico e non usano quasi per niente la magia. Che ora si siano moltiplicati per 70 volte 7 o quello che è il loro numero effettivo può essere impressionante, e forse Scratch è stato costretto a farlo per poter controllare gli abitanti di New Salem, ma non scegliere una diversa via potrebbe essere stato un grave errore da parte di Scratch: nessuno di quegli stregoni può ora lanciare incantesimi. Il che non li rende certo innocui, ma sicuramente meno pericolosi.

Naturalmente i Vendicatori potrebbero essere sopraffatti dalla pura forza del numero.

 

Wonder Man scompagina le fila nemiche ed afferra uno dei tanti Brutacus, lo solleva da terra e gli si rivolge brutalmente:

-Te lo chiederò una volta sola: dov’è Scarlet?

-Non te lo direi neanche se lo sapessi.

-Allora non mi servi a niente.

Simon Williams si sbarazza dell’avversario ed in forma ionica si tuffa di nuovo nella battaglia.

 

Patriot sta resistendo. La sua agilità ed il suo scudo gli hanno permesso di evitare pericolosi attacchi, ma non può andargli sempre bene. Quando incrocia lo sguardo con un terzetto di donne afroamericane assolutamente identiche l’una all’altra si sente invadere dalla nausea, tutto sembra girargli intorno e le gambe gli cedono.

Cade e per lui sarebbe finita se una specie di furia verde non si frapponesse tra lui e gli avversari.

-Giù le mani dal mio amico.- urla Hulkling e sta ancora menando pugni a destra e a manca quando viene attaccato da Reptilla che con la sua metà inferiore serpentina tenta di schiacciarlo mentre le sue mani a forma di testa di serpente gli azzannano ripetutamente braccia e collo.  Per sua fortuna può rendere la sua pelle praticamente impenetrabile. Ora deve solo liberarsi della morsa della sua avversaria.

Improvvisamente si rende conto che sarà molto più difficile del previsto, dato che altre due Reptilla si stanno avvinghiando al suo corpo.

-Giù la testa – suggeriscono all’unisono due voci diverse. Hulkling prende il suggerimento alla lettera e grazie alle sue capacità mutaforma la testa si ritira all’interno del corpo.

Uno scudo bianco, rosso e blu ed un martello da guerra tramortiscono due delle tre nemiche; un pugno verde si prende cura della terza.

-Grazie per il team-up – dice Hulkling, mentre decine di Vakume iniziano a sollevare un piccolo tornado.

-Forse dovremmo chiamare le riserve...e gli X-Men...e le loro riserve – commenta Thunderstrike, iniziando a far roteare la mazza per contrastare il potere degli stregoni.

 

Ercole sembra trovarsi decisamente a suo agio e divertirsi

-Settecento o settemila poco importa al Dio della Forza. Per quanti siate, vi sconfiggerò tutti.

Appena sopra la sua spalla, la minuscola Wasp spara i suoi pungiglioni contro gli avversari che avanzano.

-Giusto per tua informazione, questo non vale come appuntamento – specifica Wasp.

-Invero devi ammettere che una pugna come questa è esilarante – sorride Ercole, quando dieci Brutacus si gettano su di lui.

-Lo farei se sapessi cos’è una pugna – risponde Wasp, spostandosi per evitare i potenti getti d’acqua generati da una mezza dozzina di Hydron.

 

Occhio di Falco e Black Arrow sono accerchiati da decine di Gazelle. Schiena contro schiena, scoccano una freccia dietro l’altra per incapacitare le donne dall’agilità sovrumana di cui sono diventati la preda.

-E’ questo il genere di cose che fai nel week-end? – chiede la ragazza.

-Dobbiamo aprirci un varco, se ci assediano così perdiamo il vantaggio numerico.

-Quale vantaggio, ci superano dieci a uno!

-Appunto – risponde Occhio di Falco, scoccando tre frecce contemporaneamente; nonostante la velocità eccezionale con cui si muovono le Gazelle, non manca nemmeno un bersaglio.

-Lo sai che un tiro del genere dovrebbe essere impossibile, vero? – nota Black Arrow, colpendo proprio in mezzo agli occhi una Gazelle in corsa con una freccia stordente.

-No – sorride Occhio di Falco, preparandosi a stordire una donna di colore che si è appena aggiunta al branco di Gazelle. Tuttavia non solo non riesce a scoccare, ma nemmeno a restare in piedi per colpa del peggior caso di vertigini che gli sia mai capitato.

Quando altre cinque Vertigo si aggiungono, il loro potere è sufficiente a far crollare a terra sia Occhio di Falco che Black Arrow. Le Gazelle si avvicinano, pronte ad attaccare gli eroi temporaneamente inermi, quando un uomo in armatura atterra in mezzo al branco.

<<Non prendertela, Clint, l’avresti fatto anche tu se avessi avuto un’armatura con giroscopi incorporati>> - nota Iron Man, rilasciando dal petto dell’armatura un uniraggio della portata più ampia possibile per mettere fuori gioco il piccolo esercito di assalitrici. Occhio di Falco si rialza usando l’arco come stampella, mentre Iron Man aiuta Black Arrow a fare altrettanto.

-Okay, è chiaro che lo scontro diretto non funziona. Che si fa, testa di ferro? – chiede Occhio di Falco.

-I Settecento sono solo delle pedine, dobbiamo scoprire che fine ha fatto Nicholas Scratch e liberare i nostri compagni di squadra – suggerisce Black Arrow.

<<No, un attacco frontale è esattamente quello che vuole Scratch. Continuiamo a tenere occupati i suoi soldati, mentre il nostro asso nella manica fa il suo lavoro>>

-Non dirmi che il tuo piano è “facciamo da bersaglio mentre qualcun altro attacca Scratch di sorpresa”? – chiede invano Occhio di Falco, conoscendo già la risposta.

<<Credevo ti piacessero i bersagli>>

-Non quando me ne ritrovo uno sulla testa!

 

 

Nel covo di Nicholas Scratch

 

Nicholas Scratch avanza nell’ampia sala sul cui pavimento è stato tracciato un pentacolo. Poco discosto qualcosa arde su un braciere sostenuto da un treppiede. Illuminato sinistramente dal braciere c’è una specie di altare di pietra su cui giace incatenata Wanda Maximoff.

-Spero che tu sia pronta, Strega Scarlatta perché il momento è venuto.- dice enfaticamente lo stregone.

 -Io...  ti riconosco adesso.- replica Scarlet –Tu sei il figlio di Agatha Harkness. Mi ha parlato di te.

-Non molto bene, immagino. La mia cara madre non è mai stata troppo tenera con me: ha sempre ostacolato le mie ambizioni. Stavolta ho avuto abbastanza saggezza da neutralizzarla per prima cosa.

-Che le hai fatto? Non l’avrai…

-Uccisa? Oh no, non sono un figlio così degenere, mi sono limitato a metterla in condizioni di non nuocere. Qualunque mago degno di questo nome sa farlo, posto che agisca con adeguata sorpresa. Ora, però, veniamo a noi: è venuto il momento di recitare gli ultimi incantesimi e raggiungere finalmente lo scopo per cui ti ho portata qui.

Fallo parlare, pensa tra se Wanda Maximoff, guadagna il tempo che ti può servire a trovare un modo di uscire da questo guaio. Se solo i miei poteri di alterazione delle probabilità funzionassero ma Scratch ha pensato anche a questo.

-Di che parli? Non capisco- dice.

-Tu sei speciale Wanda Maximoff. Fin dalla tua nascita sul magico Monte Wundagore sei stata legata ad un essere incommensurabilmente antico e di altrettanto incommensurabile potere. Qualcuno lo ha chiamato demone, qualcun altro dio, io lo chiamo opportunità.

Il volto di Wanda Maximoff sbianca. Ha affrontato mille pericoli nella sua carriera... tiranni del futuro, robot genocidi, alieni fanatici... ha avuto paura in passato, indice del fatto che è ancora sana di mente.

Ma c’è un solo nome che le fa gelare il sangue.

-Chthon – sussurra.

 

 

Carcere di Ryker’s Island

 

Dire che Bobby Steele è in preda alla depressione è un gentile eufemismo. Ad essere onesti, nemmeno lui sa bene come si sente. Ricorda le cose che ha fatto come Bloodaxe come se le vedesse attraverso uno specchio deformante, come se quelle azioni fossero state commesse da qualcun altro e stando a quanto gli hanno spiegato, in un certo senso è così: l’ascia incantata dell’Esecutore l’aveva posseduto e lo usava per soddisfare la sua inestinguibile sete di sangue.

Questa, però è solo una parte del problema, perché se una parte di lui prova orrore per le azioni di Bloodaxe, un’altra parte invece si sente come un drogato in crisi di astinenza: sente la mancanza dell’ascia e del potere che gli dava. La sensazione che prova lo affanna ed al tempo stesso gli fa orrore.

-Mr. Steele?

Bobby interrompe il flusso dei suoi pensieri ed alza lo sguardo verso una giovane donna appena entrata nella piccola stanzetta dove Bobby è stato portato.

-Sono il suo avvocato- dice –Mi chiamo Bernadette Rosenthal.,

-Io non ho un avvocato- ribatte duro Bobby -Non credo nemmeno di potermene permettere uno.

-Ma sua moglie sì.- replica Bernie Rosenthal –A quanto pare, crede che lei abbia bisogno di aiuto.

-Si sbaglia- ribatte rabbiosamente Steele –Io non ho bisogno di alcun aiuto.

-Da quel che vedo, direi invece di sì, Mr. Steele. Mi permetta almeno di provarci.

 

 

New Salem, l’antro di Nicholas Scratch

 

-Tu sei pazzo, Scratch!- esclama Wanda -Non hai la più pallida idea di che razza di forze siano quelle con cui stai giocando.

-Ma tu sì, vero? Tu sei stata il condotto usato da Chthon per tornare sulla Terra. Il tuo stesso corpo fu lo strumento del suo avvento, anche se circostanze avverse alla fine lo impedirono.[5] È il tuo legame con Chthon e con esso le energie arcane di Wundagore ad essere fondamentali per me. Lo stesso legame che deve aver portato qui anche tuo fratello… anche se non capisco perché siano arrivati anche quei due ragazzini.

-Ehi, chi sarebbero i ragazzini, brutto gorilla?- sbotta Speed incatenato lì vicino.

Quicksilver tace. Alla luce di quello che ha appena detto Scratch, certe idee cominciano a prendere forma nella sua testa, ma anche se avesse ragione, meglio tacere per il momento. Ci sono altre priorità, come restare vivi ed evitare che il Mondo precipiti nel caos.

-Tu sei pazzo Scratch- dice –Io c’ero quando Chthon si manifestò per l’ultima volta sulla Terra e potemmo batterlo solo grazie ad un trucco. Se lo evochi non riuscirai a controllarlo.

-Questo lo vedremo.

Scratch si avvicina al braciere e vi butta dei grani di qualcosa che i prigionieri non riescono ad identificare.

Subito si leva del fumo nero che assume la forma di un viso da cui esce una voce chiaramente non umana:.

-Sei pronto, dunque, Nicholas Scratch?

-Si, mio signore, l’ora del tuo avvento è finalmente giunta,

-Procedi, allora.  È una deliziosa ironia che sia proprio Scarlet il veicolo del mio ritorno e che questo avvenga davanti alla sua progenie nata dalle arcane energie che mi ha rubato.

Progenie? Cosa voleva dire, si chiede Wanda mentre vede Scratch avanzare verso di lei con in mano un lungo coltello sacrificale.

-Il sangue estratto dal tuo cuore pulsante è l’ultimo elemento che serve a Chthon per sorgere ancora su questo mondo.

-Sei pazzo, Scratch, non avrai il potere che cerchi. Lui ti consumerà, consumerà tutto il Mondo.

Troppo tardi. Lo stregone non l’ascolta più. Wanda ha la sensazione che, anche se volesse, ora non potrebbe più fermarsi. Credeva di condurre il gioco, ma non era altro che un burattino nelle amni di Chthon.

Sopra la testa di Scratch, si sta formando una sorta di vortice, un’arcana apertura nel tessuto stesso della realtà. Il coltello cala verso Scarlet, con forza sufficiente a lacerarne il cuore.

-NO!- urlano all’unisono Quicksilver, Wiccan e Speed.

Una mano passa attraverso il cuore di Scarlet, spezzando la lama prima che possa toccarla.

-Nicholas Scratch – interviene la voce spettrale di Visione, mentre il suo corpo intangibile oltrepassa quello di Scarlet – La tua unica mossa logica è arrenderti prima di fare la stessa fine della tua arma.

-Ti rendi conto di cosa hai appena fatto? Hai interrotto il rituale!!!

-Il mio cervello è un sofisticato microcomputer, Scratch, so esattamente cosa sto facendo. Rilascia i prigionieri. Hai dieci secondi per eseguire.

Gli occhi di Visione si illuminano di rosso, segno del fatto che il sintezoide potrebbe rilasciare da un momento all’altro una scarica di energia solare più che sufficiente a carbonizzare un essere umano. E la sua voce non lascia dubbi sul fatto che sia pronto a farlo.

-Sta bluffando, vero? – sussurra Speed.

-Il vortice sta crescendo! – nota preoccupato Wiccan. Le energie mistiche che si sono formate all’inizio del rituale non accennano infatti a diminuire d’intensità, ed il vortice che si trova in cima alla stanza si agita come un animale in gabbia. Scarlet realizza subito cosa sta succedendo:

-Il vortice è una via a senso unico che conduce alla dimensione di Chthon...senza il legame con le mie energie mistiche, il portale porterà a Chthon ciò di cui ha bisogno per liberarsi, il che significa...

-Il mondo intero – conclude Scratch.

 

 

La città di New Salem

 

La battaglia continua da così tanto tempo da sembrare infinita. Per ogni soldato di Scratch che i Vendicatori riescono a fermare, dieci ne prendono il posto. E quando quei dieci sono al tappeto, un’altra dozzina è pronta a combattere. Ogni istante per riprendere fiato è bene accetto; quando i Settecento di Salem iniziano a crollare a terra uno dopo l’altro, i Vendicatori pensano di potersi rilassare.

Questo fino a quando il cielo diventa nero come la pece ed inizia a sanguinare.

<<Sto ricevendo una comunicazione radio da Visione. Scarlet e gli altri sono salvi ma...sembra che Scratch abbia evocato Chthon>>

Nonostante la voce di Iron Man sia alterata elettronicamente, la paura nelle sue parole è chiara.

-Immagino sia una brutta cosa – cerca di alleggerire la tensione Wasp.

<<Oh, è brutta. In una scala da uno a dieci, più o meno sui dieci milioni>>

Dai corpi dei Settecento di Salem fuoriescono energie sconosciute, che si dirigono verso il cielo per allargare lo squarcio che si sta creando. Non più sostenuti dal potere di Chthon che sta tornando al legittimo proprietario, tornano ad essere dei semplici cittadini di New Salem.

 

 

New Salem, l’antro di Nicholas Scratch

 

Ormai libera dall’incantesimo di Scratch, Scarlet si massaggia i polsi indolenziti per essere stati legati per chissà quante ore. Forse dovrebbe rimproverare il fratello Quicksilver per aver rotto il naso di Scratch un centesimo di secondo dopo essere stato liberato, ma non ne sente proprio il desiderio.

-Cosa speravi di fare!? Invocare Chthon è peggio che fare un patto con il diavolo!

-C’è una logica ammirevole nel suo piano. Chthon ha bisogno di un aggancio con il nostro piano di realtà per ritornare; la sua prima scelta era il legame con Wanda, ma concedendo a Scratch il potere di creare i numericamente errati Settecento di Salem si è creato un piano di riserva - teorizza Visione, la cui definizione di “ammirevole” è abbastanza inquietante.

-Possiamo tornare alla fine del mondo e come impedirla, per favore? – chiede Wiccan.

-Chthon non può essere fermato, è più di una forza della natura. Il suo arrivo squarcerà il mondo – puntualizza Scratch.

-Ci stai nascondendo qualcosa, Scratch. Sei pazzo, ma non così pazzo da invocare Chthon senza ricevere nulla in cambio. Che cosa avresti guadagnato dal mio sacrificio? – chiede Scarlet.

-Il rituale avrebbe invertito il flusso delle energie mistiche...il potere di Chthon sarebbe stato mio.

-Volevi rubare il potere di Chthon!? Mi correggo: sei completamente pazzo, Scratch.

-Un secondo...il problema è che il portale è ancora aperto senza nulla a contenere il suo potere, vero? Potrebbe essere la soluzione! – realizza Wiccan.

-Potrebbe, se sopravvivrete – si limita a commentare una voce femminile. I presenti si voltano: nessuno di loro ha sentito arrivare l’anziana donna che tiene tra le braccia un gatto nero.

-Agatha! Ero così preoccupata per te! – dice Scarlet, affrettandosi ad abbracciare la cosa più vicina ad una madre che si ricordi di aver mai avuto.

-Hm. Figurarsi. Non è facile liberarsi di quella vecchia – commenta Quicksilver ma è sollevato anche lui.

-Questa vecchia si ricorda ancora un rituale che potrebbe salvare il mondo. Wanda, Billy, datevi la mano.

-Come fai a sapere il mio nome? – chiede Wiccan.

-So molte più cose di te e tuo fratello di quanto comprendiate, ragazzo – risponde enigmaticamente Agatha Harkness.

 

Wiccan stringe la mano di Scarlet, ed immediatamente l’energia del vortice si estende verso di loro.

La prima reazione dovrebbe essere quella di allontanarsi, ma istintivamente entrambi stringono più forte. Nonostante lo spavento iniziale, il vortice sembra essere innocuo.

-Perfetto; il portale è attirato dalla vostra presenza, ma non sta assorbendo le vostre energie mistiche – realizza Agatha Harkness.

-Credevo che il portale fosse collegato al potere di Chthon, ma cosa c’entro io? – chiede Wiccan.

-Pazienza, ragazzo, pazienza. Gaea madre di tutta la vita, guida la mano di Ecate ed il nostro cammino tra la morte e la vita.

L’energia del vortice si espande, collegandosi anche a Speed e Quicksilver e diventando incredibilmente più intensa.

-Io aiuterò Wanda e Billy ad attingere al potere di Chthon senza esserne sopraffatti. Pietro e Tommy, il legame è stato esteso anche a voi: dovrete disperdere le energie di Chthon il più possibile. Preferibilmente sull’intera superficie del mondo.

-Anche alla massima velocità, nessuno di loro può coprire la distanza necessaria in tempi brevi – protesta Visione.

-Lascia che sia io a preoccuparmene, Visione. Tu sarai la loro roccia, il loro punto di riferimento, l’unica costante nel caos della magia e della vita.

-Qualcuno ha capito una sola parola di quello che ha detto finora la vecchia? – chiede Speed.

-Ho capito l’unica cosa che conta, ragazzo. Dobbiamo correre – risponde Quicksilver.

 

Il rituale ha inizio. Wiccan, Scarlet e Visione si tengono per mano, disposti a triangolo con Agatha Harkness al centro. Questo singolare gruppo inizia ad assorbire una modesta porzione del potere di Chthon, distribuendolo a Speed e Quicksilver e permettendogli di svanire ad una velocità impensabile persino per i loro standard.

Sfiorare anche solo superficialmente la vastità di Chthon è terrificante, e Wiccan stringe i denti. Scarlet stringe la sua mano, e sebbene non abbia meno paura del ragazzo cerca di tranquillizzarlo.

-Andrà tutto bene, Wiccan. Sei un Vendicatore, adesso: quando il mondo sta per crollare, siamo quelli che lo tengono in piedi.

-Nessuna pressione, eh? Chiamami Billy.

-Avevo un figlio di nome Billy - sorride amaramente Wanda.

Come se si fosse appena attivato l’ultimo contatto di un complesso circuito, il legame che collega tutti i partecipanti al rituale si accende.

 

Wanda scopre di essere incinta, qualcosa che attribuisce al suo potere di alterazione delle probabilità.

Visione tenta di calcolare quanto siano inesistenti le possibilità di un simile evento, decidendo che non ha alcuna importanza.

Mesi di felicità, di un qualcosa di simile ad una normale vita di famiglia.

L’orribile sorriso di Mefisto, che prova un piacere sadico nello spiegare a Wanda che i suoi figli non sono reali.

Il dolore che Agatha Harkness prova nel cancellare dalla mente di Wanda l’esistenza dei suoi stessi figli[6]

Il vuoto assoluto nel cuore meccanico di Visione per aver perso i figli, la moglie e ciò che poteva sembrare un’anima.

Due anime disperse nel limbo, bambini mai nati che non avrebbero mai dovuto esistere, senza alcuna destinazione.

Due gemelli appena deceduti in un incidente stradale assieme ai genitori, il cui corpo diventa la nuova casa di due anime che vagano tra i meandri del tempo.

Tommy e Billy, cresciuti pensando di essere semplici mutanti.

Visione, macchina che pensa di non essere più degno di essere un uomo perché non può avere una famiglia come i veri esseri umani.

Wanda Maximoff, giovane madre che pensa di aver perso per sempre i figli per colpa di un destino crudele.

Si sbagliano tutti.

 

Se i suoi pensieri fossero anche solo lontanamente paragonabili a quelli di un essere umano, in questo momento Chthon sorriderebbe.

Fin dalla notte dei tempi risiede nella propria dimensione, così superiore al mondo dei mortali e degli dei da non poter tornare nel proprio regno d’origine senza distruggerlo.

Nicholas Scratch è poco meno di un atomo rispetto a lui, ma potrebbe aver realizzato l’impossibile. L’apertura che ha creato è insignificante: Chthon dovrà aprirsi la strada con la forza, squarciando il mondo di chi lo ha evocato.

Osserva ciò che si trova oltre il portale così come uno scienziato osserverebbe un microrganismo attraverso un microscopio, e dall’altra parte vede uno dei pochissimi mortali ad aver suscitato il suo interesse. Una donna.

-Wanda Maximoff. Avresti potuto essere la mia sacerdotessa; ora vedrai il tuo mondo morire.

Chthon avvicina la propria mano orrida al portale, usando il proprio potere per poterlo spalancare. Ma qualcosa gli resiste.

-Puoi usare solo una frazione del tuo potere con un portale così piccolo, Chthon. Ed io ti impedirò di passare.

-Una semplice strega contro di me? Io sono Chthon, la Grande Ombra, Fonte di Ogni Oscurità!!!

Un fuoco nero scaturisce dagli occhi di Chthon, quanto basterebbe a spaccare il cielo. Il suo potere si abbatte sul portale, ma non colpisce Wanda.

Colpisce una trama intessuta tra gli abissi del tempo e l’inferno della sofferenza, un unico percorso che collega una famiglia che si rifiuta di essere cancellata dall’esistenza...ed il potere rimbalza, colpendo Chthon con la sua stessa mano.

Per la prima volta da miliardi di anni, Chthon ha sentito il colpo. Dall’altra parte della scala cosmica, una donna riesce a guardarlo negli occhi.

-Io sono Scarlet. Io sono una Vendicatrice. STAI LONTANO DAL MIO MONDO.

Il vortice tra i mondi si chiude, lasciando Chthon nel suo eterno esilio e nella sua immensa ira.

 

 

La città di New Salem, tempo dopo

 

-Ed unendo i miei poteri con quelli di Wiccan, abbiamo chiuso per sempre il portale di Chthon ritorcendogli contro la sua stessa magia – conclude Wanda.

Vendicatori e Giovani Vendicatori hanno ascoltato il suo racconto in assoluto silenzio. Molti di loro hanno sentito delle storie strane, anche se sul momento nessuno riesce a ricordarne una più strana.

-Oh, Wow!- esclama Wasp quando tutto è finito.

-Quindi le anime dei bambini hanno viaggiato indietro nel tempo per reincarnarsi e questo vuol dire che per un certo tempo sono coesistiti con le loro controparti nate da Wanda. Che sia stato questo a guidarli nel passato verso quegli specifici gemelli? Paradosso affascinante.- commenta Visione.

-Viz, non ti offendere…- interviene Occhio di Falco sorridendo -… ma come commento preferisco lo “Wow” di Janet.

-Bene… e adesso che tutti sanno la verità, cosa accadrà a loro?- chiede Black Arrow indicando Scarlet, Quicksilver, Wiccan e Speed comprensibilmente frastornati.

<<Mi sto facendo una discreta esperienza in questo campo ormai.>> replica Iron Man <<Io dico di lasciar loro il tempo di accettare la cosa. Parleranno tra loro e il resto verrà da se.>>

Beh, Viz, cosa provi ad essere di nuovo padre?- chiede ancora Clint Barton.

-Devo smentirti Occhio di Falco: tecnicamente quelli erano i figli della prima versione della Visione, io sono la terza. Posso anche avere i ricordi dell’originale ed essere trattato da voi come se lo fossi, ma non dispongo dei collegamenti emozionali che…

-Lasciatelo dire, Viz… sei una vera lagna.

 

 

Palazzo dei Vendicatori. Il giorno dopo.

 

Dire che si è trattato di una giornata intensa è dire poco. Non solo i due gruppi hanno affrontato assieme centinaia di nemici, ma hanno impedito il ritorno di uno dei demoni più terrificanti e scoperto il vero destino dei figli di Scarlet.

Ovviamente ci sono molte più cose che capitano sempre dopo una fine del mondo scampata... i Vendicatori hanno dovuto occuparsi dei cittadini di New Salem, che si sono comunque dimostrati stranamente rapidi a tornare alla routine quotidiana (per quanto possa essere definita tale la vita di una città di streghe e stregoni). Hanno dovuto aggiornare le autorità su cosa fosse successo in quella strana avventura ed assicurarsi che Nicholas Scratch venisse messo al sicuro... sperando che la prigione mistica creata da sua madre questa volta riesca a tenerlo a bada.

Tutte le questioni in sospeso tra i due gruppi di eroi hanno quindi dovuto essere rimandate al giorno successivo, ed ora le due squadre si trovano nella Sala Riunioni.

<<Devo ammettere che ero un po’ scettico riguardo i Giovani Vendicatori all’inizio, ma avete lavorato bene anche se il gruppo non era al completo>>

-Grazie, Iron Man...è stata un’esperienza piuttosto intensa. Ma immagino che non ci abbiate chiesto di tornare alla base solo per farci i complimenti- sottolinea Patriot.

-Anche se dovreste perché, ammettiamolo, siamo stati spettacolari –  si vanta Speed.

-Ma se sei stato incatenato per quasi tutto il tempo! – nota Hulkling.

-Prima che io e mio fratello salvassimo il mondo. Quello che è successo prima non conta.

-Possiamo cercare di essere un minimo professionali davanti ai Vendicatori? – protesta Black Arrow, cercando di non farsi sentire dai propri idoli.

Quicksilver si avvicina ad Occhio di Falco, sussurrando:

-Comincio a capire cosa ci trovi in questi ragazzini.

<<Vi eravate già guadagnati il diritto di usare “Vendicatori” nel vostro nome, ma credo che possiamo fare qualcosa di più. Visione ha avuto un’ottima idea in proposito, e non è la prima volta>>

-Anni fa, quando creai i Vendicatori della Costa Ovest, lo feci perché era necessario per colmare una lacuna nella missione dei Vendicatori. L’esistenza del vostro gruppo dimostra che ne esiste un’altra: non aiutiamo la prossima generazione di eroi a crescere.

-Non sono sicuro che mi piaccia questo discorso; vorreste prendere il controllo del nostro gruppo? – interviene Patriot.

<<Nessuno vuole controllarvi, Patriot. Ma lavorare nel nostro campo costa moltissimo...credetemi, io lo so bene...e non tutti i giovani eroi possono permettersi un quartier generale o di allenarsi come si deve. Ne ho parlato con il signor Stark e sarebbe più che disponibile a finanziare personalmente una Accademia dei Vendicatori>>

-E alla fine dareste un diploma da supereroe? – chiede Black Arrow con una punta di sarcasmo.

-Hm. Preferivo quando i Vendicatori non perdevano tempo con cose del genere, come Xavier – si lamenta l’eternamente burbero Quicksilver.

-Non mi convince - commenta Speed - L’Uomo Ragno aveva più o meno la nostra età quando ha cominciato, giusto? Non ha avuto bisogno di nessun dannato istruttore. E poi… dovremmo mollare le nostre scuole per venire nella vostra? Tanti saluti all’identità segreta per chi ne ha una.

<<Le identità dei Vendicatori sono segrete, compresa la mia. Non ci sarebbe nessun bisogno di rivelare la vostra all’Accademia, né di lasciare la propria vita civile se non lo si vuole fare... non sto cercando di copiare gli X-Men>>

-Se mio fratello non ne è convinto, sono sicuro che dev’essere un’ottima idea – risponde Wiccan, scherzando solo parzialmente

-Le Riserve dei Vendicatori o altri eroi d’esperienza potrebbero lavorare come insegnanti part-time; Photon, Sersi e Songbird si sono già dette interessate ad una collaborazione.

<<Uhm, Visione, quando avevi intenzione di dirmelo?>>

-Appena prima di annunciare la mia decisione di dirigere l’Accademia dei Vendicatori e di lasciare temporaneamente il servizio attivo.

La dichiarazione è stata così spontanea e senza preavviso da lasciare i presenti senza parole.

-Nel caso non fosse chiaro, lo sto annunciando adesso.

 

 

Un laboratorio Stark-Fujikawa alla periferia di Tokio.

 

Anche il più sofisticato impianto di sicurezza è facilmente superabile dagli adepti della Mano .Si può dire che la parte più difficile è portar fuori quello che sono venuti a rubare, ma in fin dei conti anche questo si rivela un compito abbastanza semplice.

Nessuno si accorgerà di niente finché non ci sarà il cambio turno e per allora sarà troppo tardi.

 

CONTINUA

 

 

NOTE DEGLI AUTORI

 

Giusto poche note per presentare alcuni dei personaggi di questa storia:

 

1)     La città nascosta di New Salem è stata inventata da Len Wein & George Perez su Fantastic Four Vol. 1° #185. Qui si rifugiò un gruppo di streghe e stregoni all’epoca della famosa caccia alle streghe di Salem nel Massachusetts del 1692, l’ultima persecuzione di streghe che si ricordi. per poter praticare le arti mistiche senza persecuzioni. Ottima scelta, perché all’epoca il Colorado era quasi disabitato, se si eccettuano poche bande nomadi di Cheyennes e Arapahoes, che in quella zona così vasta erano ben poca cosa.

2)     Nicholas Scratch è il figlio di Agatha Harkness, forse la più famosa strega dell’Universo Marvel, già tata di Franklin Richards, istruttrice di Scarlet nelle arti magiche e tanto altro. Scratch ha la discutibile abitudine di pasticciare con forze arcane molto potenti da cui spera di ricevere potere illimitato ma spesso rischia no solo la sua vita ma quella della Terra o dell’universo. Dubitiamo che cambierà abitudini dopo quest’ultima sconfitta.

3)     I Sette di Salem originali sono tutti figli e figlie di Scratch (e quindi nipoti di Agatha) avuti da donne diverse. Anche loro sono stati creati da Len Wein & George Perez su Fantastic Four Vol. 1° #185.

 

Carlo & Fabio

 

 



[1] Photon, Sersi e Songbird hanno lascito il gruppo e Capitan America è assente per una missione personale.

[2] Su X-Men #7 (In Italia su Wolverine, Marvel Italia, #57).

[3] Il crimine organizzato giapponese

[4] Titolo dato ai “capifamiglia” della Yakuza.

[5] Un resoconto davvero estremamente sintetico di fatti avvenuti in Avengers Vol. 1° #185/187 (Prima edizione italiana Uomo Ragno, Corno, seconda serie #13/17-19/20).

[6] Su Avengers West Coast Vol. 2° #52 (Capitan America & I Vendicatori, Marvel Italia, #78).